L’ Autorizzazione paesaggistica semplificata ha ricevuto il via libera di Camera e Senato che ha licenziato i due pareri che, di fatto, sono l’ultimo passaggio prima dell’approvazione definitiva del testo.
Riforma Madia, Autorizzazione paesaggistica semplificata: ecco il testo del decreto
L’impostazione data da Palazzo Chigi al provvedimento scritto a valle della riforma Madia è stata quindi confermata e dimostra la sua solidità. Qualche aggiustamento ci sarà però. Quattro sembrano quelli più rilevanti.
Le osservazioni del Parlamento
1) l’impatto della Conferenza di Servizi per esempio sarà limitato. Per ottenere una semplificazione vera, Camera e Senato chiedono la “non obbligatorietà del ricorso alla conferenza di servizi” nei casi in cui per la realizzazione dell’intervento progettato non sia richiesto altro titolo abilitativo oltre all’autorizzazione paesaggistica semplificata.
Conferenza di Servizi, analisi della nuova disciplina già in vigore
2) l’approvazione dei piani paesaggistici andrà incentivata in maniera più decisa. A livello politico, i deputati chiedono un impegno di Governo e Parlamento nel rapporto con le Regioni. A livello tecnico, invece, andrebbe inserito nel provvedimento “un meccanismo premiale, che in caso di approvazione del piano paesaggistico, consenta di estendere il regime di esonero dall’autorizzazione anche ad ulteriori interventi collocati nella tabella dell’allegato B”. Le semplificazioni, cioè, andrebbero estese.
Leggi gli altri articoli sul Piano Paesaggistico
3) piccoli interventi: in caso di rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica, l’istanza non dovrebbe essere corredata dalla relazione paesaggistica semplificata se non vengono richieste variazioni progettuali e se non si sono aggiunte specifiche prescrizioni di tutela.
Riforma Madia, no all’autorizzazione paesaggistica per piccoli interventi: ecco quali
4) opere esterne stagionali, che alcuni Comuni avevano chiesto di includere esplicitamente tra gli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica. La precisazione, per Camera e Senato, non è necessaria, visto che “già a diritto vigente deve ritenersi la non necessità della ripresentazione ogni anno del progetto e della domanda di autorizzazione paesaggistica stagionale, sempre che sia rispettata la condizione della rimozione e reinstallazione periodica dei medesimi manufatti già autorizzati come stagionali”. Il testo potrà restare così com’è e non dovrà essere modificato seconde le richieste dei Comuni.
Leggi anche Opere precarie, quali sono?
Interventi liberi e interventi semplificati
Tra i 31 interventi liberi ci sono l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti, le opere di manutenzione degli spazi esterni, l’installazione di condizionatori e caldaie su prospetti secondari dell’edificio, l’eliminazione di barriere architettoniche, l’installazione di tende e pedane per ristoranti e bar, la ricostruzione di edifici crollati in seguito a calamità naturali, la realizzazione di strutture temporanee per eventi di durata non superiore a 120 giorni. Scarica la tabella con l’elenco dei 31 interventi liberi (FONTE: ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com).
Tra i 42 interventi semplificati ci sono la modifica esterna agli edifici, la realizzazione di dehors per bar e ristoranti o anche la costruzioni i tettoie e locali di servizio di fabbriche e stabilimenti. Scarica la tabella con l’elenco dei 42 interventi semplificati (FONTE: ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com).
Non servirà inoltre l’autorizzazione paesaggistica per per gli interventi che portano al miglioramento energetico e sismico.
Le misure del provvedimento intervengono su problematiche che interessano il territorio in maniera non omogenea. Bisogna fare chiarezza e realizzare un quadro di riferimento omogeneo.
Per quanto riguarda le tempistiche di approvazione del provvedimento di autorizzazione paesaggistica semplificata, non ci sono tempistihe prestabilite: bisogna attendere la pubblicazione in Gazzetta.